BIOMASSA - BIOSYN

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IMPIANTI


Biosyn 4.0 attualmente viene alimentato con le seguenti matrici lignocellulose:

⦁ Scarti  forestali
⦁ Raspi e vinacce
⦁ Potature in genere

La biomassa legnosa è costituita da carbonio (C), idrogeno (H) e ossigeno (O), sebbene in un'ampia varietà di forme molecolari. L'obiettivo del reattore Biosyn è quello di convertire questa grande varietà di specie molecolari solide in quelle semplici, gassose e combustibili, di H2 e CO, cioè idrogeno e monossido di carbonio. Questi gas hanno circa la stessa densità di energia per volume, entrambi sono molto puliti, e per bruciare hanno solo bisogno di assumere un atomo di ossigeno, in un semplice passo, per arrivare al corretto stato finale della combustione, cioè a CO2 e H2O. Questo è il motivo per cui un motore funzionante a gas di sintesi avrà uno scarico ‘pulito’: il motore diventa il "post-combustore" per le prime fasi, più sporche e difficili, della combustione che ora vengono gestite in un reattore. Gli impianti qui offerti rappresentano una soluzione completa di generazione di energia da biomassa, e sono mirati a convertire la biomassa legnosa in un flusso continuo di bio-syngas, intrinsecamente pulito, che va ad alimentare un motore a gas a combustione interna, atto alla produzione di energia elettrica mediante un gruppo elettrogeno. Si tratta di micro-cogeneratori, completamente automatizzati, capaci di convertire cippato di legno in energia elettrica e calore come output.
Le biomasse rappresentano la 4^ fonte energetica del pianeta, dopo il petrolio, il carbone e il gas naturale ma il loro uso energetico è limitato dalla bassa densità energetica, dalla complessità delle filiere di approvvigionamento, dalle alte emissioni inquinanti, dalle problematiche della competizione con la produzione alimentare umana ed animale. Le aziende agricole si trovano a dover affrontare annualmente il problema di smaltire, a proprie spese, tonnellate di scarti, quali potature, stocchi di mais, pula di riso, paglia, ecc.  
Le aziende agricole di media dimensione sono in grado di recuperare senza troppe difficoltà almeno 10.000-12.000 tonnellate/anno di sostanza secca.  Il criterio di selezione della biomassa da impiegare negli impianti per l’energia è quello della stabilità e dimensione della filiera di approvvigionamento, in termini di tonnellate per anno. In particolare le biomasse idonee ai processi di gassificazione sono quelle ad alto potere calorifico e con bassa umidità.  Inoltre le biomasse per assicurare una omogenea ed efficiente gassificazione devono essere opportunamente ridotte ad una dimensione uniforme e alimentate in continuità costante. Altro elemento fondamentale nella qualificazione delle biomasse idonee ad una efficiente gassificazione è la composizione chimica, in termini di C, H, O, N, S, Cl. nelle biomasse lignocellulosiche la composizione chimica espressa per SS (sostanza secca) priva di ceneri, è generalmente più costante e con un più basso contenuto di zolfo e cloro rispetto al rifiuto solido urbano o al carbone. Generalmente più dell’80% della biomassa è composto da materia volatile ed il rimanente 20% da charcoal, rendendola così più facilmente gassificabile rispetto al carbone, pur non dimenticando i pericoli di una alta produzione nel processo degli idrocarburi pesanti condensabili, i TAR.

TEL +0039 06 99709795
FAX +0039 06 97258545
info@biosyn.it

FEDRA ENERGIA
VIA ALESSANDRO DELLA SETA 20
00178 ROMA - ITALIA
RETE BIOSYN
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